• l’altro ieri
Trascrizione
00:00Un inno all'essenziale, ma fatto con semplicità e naturalezza, con spirito giocoso e attenzione
00:09alle relazioni, con tanti sguardi alla storia dell'arte, ma senza perdere una originalità
00:14che vivifica.
00:15Alla Fondazione Merzi di Torino è stata inaugurata la mostra Dead Head, dell'artista franco-marocchina
00:21Ito Barada, vincitrice della quarta edizione del Mario Merz Prize.
00:25L'esposizione è realizzata con il MARO, Museo di Arte Orientale di Torino, il cui
00:29direttore Davide Quadrio è anche il curatore del progetto.
00:32La mostra nasce prima di tutto come una collaborazione istituzionale all'interno di due istituzioni
00:38torinesi, dove l'artista costruisce attraverso il suo linguaggio, la sua capacità e la sua
00:44sensibilità una serie di operazioni artistiche e in qualche modo anche performative, che
00:51poi in qualche modo hanno la propria somma, e dopo due anni di lavoro in territorio torinese,
00:56qui alla Fondazione Merzi.
00:57Tra opere tra loro molto diverse, alcune storiche, altre realizzate per l'occasione, la mostra
01:02si articola e si fa passo dopo passo, in un dialogo con lo spazio, che si declina in
01:06film, sculture, installazioni, tessuti e collage, filoconduttore, la ricerca di un'essenzialità
01:11necessaria per liberare nuove energie creative.
01:14La sua pratica è proprio quella, cioè proprio il guardare le situazioni e recuperare, lavorare
01:20con il materiale e con l'obiettivo, e in qualche modo costruire delle relazioni tra
01:26oggetti, pratiche e pensiero che sembrano anche molto giocose e che si riassumono poi
01:33in progetti estremamente poetici, molto visivamente accattivanti, ma anche molto precisi, ma che
01:41nascono nell'etapa di una pratica anche politica e sociale particolarmente intensa.
01:47Ito Barada lavora spesso guardando la lezione montessoriana, ragiona sulle teorie del colore
01:52e sui modi in cui gli oggetti ci ritornano, spesso in forme diverse da quelle con le quali
01:56li avevamo conosciuti.
01:57Il risultato è una mostra che accoglie e, nonostante molti cambi di registro espressivo
02:02e narrativo, colpisce perché resta viva e legata alle esperienze comuni.

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