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Trascrizione
00:00Inizialmente ho letto la sceneggiatura subito dopo il libro e poi ho cominciato a vedere i video di
00:19Giulia Spizzichino in tutte le tantissime interviste che l'è rilasciato proprio durante gli anni che
00:24poi sono succeduti al processo e quindi lì ho cercato proprio di capire come lei gestisse
00:36questo gelo e questo essere rimasta con gli occhi ficcati nel nel passato senza possibilità di
00:46vivere il presente, di vivere anche le cose belle che il presente poi le hanno regalato. Purtroppo
00:52è stata una donna segnata dal dolore, lei ha perso anche Massimo il suo figlio primogenito a
00:57cinque anni e quindi diciamo una donna perseguitata dai dolori, dai lutti, difficile sopravvivere a
01:05tutto questo. Lei non c'era tanto riuscita, l'essere stata spinta poi ad andare in Argentina perché
01:15finalmente fosse stradato prima che dall'ha portato in Italia e processato, tra l'altro il
01:22primo grado fu assolto, successe se si rivoltò Roma, non solo la comunità ebraica, proprio tutta
01:27Roma anche perché alle fosse ardiatine sono morti partigiani, soldati badogliani, gente comune e
01:33ebrei. Quindi è una tragedia che ha unito tantissime persone, intanto lei in Argentina incontrò tutte
01:40le smuheres della Palazza de Maio, le donne della Piazza di Maggio con tutti i loro figli,
01:44nipoti, desaparecidos, scomparsi e già là ci fu un'unione molto forte e una lotta che è stata
01:54fatta insieme ad altre donne e quando le donne si uniscono possono fare qualcosa di buono. Poi
02:01probabilmente lei ha capito che quella sua vita aveva un senso se se avesse contribuito a ciò
02:07che giustizia fosse fatta e così è stato. Probabilmente là si è un po' pacificata,
02:12certo è una donna che è rimasta congelata. Marco io ti devo chiedere scusa,
02:19io sono sempre stata sola con i miei morti e alla fine sono morta anch'io un po' con loro,
02:27me ne rendo conto. Non sono mai stata capace di amare veramente, di amarti.
02:42E senza volerlo ti ho condannato alla sofferenza con me,
02:49anche se tu sei la cosa più bella che Dio mi ha dato. Diciamo che molto spesso si sente che
02:56quando ci sono stati dei lutti molto importanti, non solo per l'Olocausto ma anche comunemente,
03:04quando muoiono delle persone ingiustamente, anche molto semplicemente in un incidente,
03:09chi sopravvive si sente in colpa per essere sopravvissuto. Tutti i sopravvissuti dell'Olocausto
03:15sono accomunati da questo senso di colpa profondissimi che li unisce, che è quello
03:20dell'essere sopravvissuti e Giulia questo lo sentiva molto bene, il senso di colpa per non
03:29essere morta insieme agli altri, per essere scampata ai rastrellamenti del 43, del 44,
03:36e però doveva sopravvivere perché doveva compiere quella missione straordinaria grazie
03:44alla quale poi Pritte fu condannato. Che cosa si ricorda della sera del 21 marzo
03:541944, quando cominciò il rastrellamento per le Fosse Ardeatine? Quando si gira un film così
04:02importante che ci racconta pagine di storie importanti si ha sempre la sensazione di
04:07compiere un dovere, che è quello proprio di farsi portatori di un pezzo di storia perché questa
04:13storia sia conosciuta o ricordata. Chiaramente anch'io ho sentito molto forte il senso di
04:20responsabilità, eravamo perfettamente consapevoli di stare girando un film che avrebbe raccontato una
04:26pagina terribile della nostra storia ma che ci avrebbe anche ricordato da dove veniamo,
04:34quale dolore ha attraversato molta della nostra gente, quale orrore ha vissuto e che tutto questo
04:43non si debba mai più ripetere. Chiaramente si ripete perché l'uomo resiste con tutto se stesso
04:49alla possibilità di evolvere in un senso più positivo, anzi mi sembra che stiamo tornando
04:52indietro e questo è assai inquietante, per questo questi film sono ancora più importanti perché ci
04:58dovrebbero obbligare a fare i conti con la nostra coscienza. Uccidere un fratello non è mai bello,
05:07chiunque esto sia, di qualsiasi religione sia, è un orrore insopportabile.