C'è "cascata" anche Isabella Rossellini, che ha condiviso l'immagine dell'Oscar bruciato, in primo piano sulle ceneri di una villa distrutta dalle fiamme. E Robert Redford ha dovuto smentire ufficialmente. L'immagine che fa da cover al video qui sopra è fake, Made by AI e virale. A suo modo, la chiusura del cerchio: gli incendi, drammaticamente reali, della città degli angeli e del cinema, simboleggiati da un fake. Più contemporaneo di così.
Certo la carica emotiva dell'immagine è enorme. Non fosse così, Isabella Rossellini non avrebbe scritto le parole, bellissime, condivise su Instagram. Per quanto riguarda Redford, Entertainment Weekly riporta la smentita del divo. Non è stato lui a pubblicare la foto, come era stato detto. «Lui vive a Santa Fe e quello non è il suo Oscar». Stop.
Di vero, invece, c'è che Hollywood non è più la stessa. Gli incendi hanno distrutto interi quartieri di Los Angeles bruciando non solo le ville dei divi (Anthony Hopkins, Billy Chritsal, Milo Ventimiglia, Paris Hilton...), ma anche le abitazioni di tutti i lavoratori del settore, diretti e indiretti. Di qualsiasi livello. E con le abitazioni, la loro vita: scuole, negozi, uffici...
L'Academy ha smentito al momento le voci di un salto della Oscar Night del 2/3 marzo (sarebbe la prima volta in 96 anni). Ma continua a slittare, ovviamente, la data di annuncio delle nomination: come chiedere ai votanti di guardare film e mandare i loro voti? Al momento la nuova data è il 23 gennaio. Se tante premiere sono state annullate e gli annunci delle nomination dei premi "collaterali/di categoria" sono ritardate o diventate virtuali, al momento solo i Grammy hanno confermato. La cerimonia si farà, nella nostra notte del 2/3 febbraio. Cancellati invece i party che la precedono, in genere organizzate dalle grandi discografiche. Bejoncé e The Weeknd hanno rinviato l'uscita dei nuovi dischi. In tanti, sia privati (Jamie Lee Curtis, Paris Hilton, Bejoncé, Jimmy Kimmel...) che società (Disney, Paramount, Warner Bros, Netflix...) hanno donato, attivato fondi e creato spazi di assistenza e ricovero.
L'industria cinematografica è in enorme affanno. Questi incendi sono la terza "calamità" che ha colpito Hollywood negli ultimi anni, dopo la pandemia di Covid-19 e lo sciopero di sceneggiatori e attori, racconta l'esperta di cinema Karie Bible. «Quando è scoppiato l'incendio, una delle prime cose che ha fatto l'industria è stata annullare alcune anteprime a Los Angeles, tra cui The Last Showgirl con Pamela Anderson e A Better Man con Robbie Williams. Ora stiamo assistendo al rinvio di diverse nomination o premiazioni. Tutto questo però ha un impatto economico enorme, perché non sono solo le star a farne le spese, ma anche i truccatori, i parrucchieri, gli autisti, i baristi, i ristoratori, gli organizzatori di eventi. C'è un'intera economia attorno a questi eventi che finisce per soffrire quando vengono annullati o rinviati». «Siamo tutti sconvolti dall'impatto degli incendi e dalle profonde perdite subite da molti nella nostra comunità», hanno dichiarato in una nota congiunta il Ceo dell'Academy Bill Kramer e la presidente dell'Academy Janet Yang. Ma questo è solo un tassello di una situazione più complessa, il futuro si presenta più che mai incerto.
«Sicuramente cambierà il volto della gente e dell'industria di Los Angeles. C'è un limite a ciò che puoi sopportare. E tutti hanno un punto di rottura. Tutti hanno un momento in cui devono essere molto onesti con se stessi e dire "posso continuare a fare questo o devo fare qualcos'altro?"», conclude con amarezza Karie Bible.
Certo la carica emotiva dell'immagine è enorme. Non fosse così, Isabella Rossellini non avrebbe scritto le parole, bellissime, condivise su Instagram. Per quanto riguarda Redford, Entertainment Weekly riporta la smentita del divo. Non è stato lui a pubblicare la foto, come era stato detto. «Lui vive a Santa Fe e quello non è il suo Oscar». Stop.
Di vero, invece, c'è che Hollywood non è più la stessa. Gli incendi hanno distrutto interi quartieri di Los Angeles bruciando non solo le ville dei divi (Anthony Hopkins, Billy Chritsal, Milo Ventimiglia, Paris Hilton...), ma anche le abitazioni di tutti i lavoratori del settore, diretti e indiretti. Di qualsiasi livello. E con le abitazioni, la loro vita: scuole, negozi, uffici...
L'Academy ha smentito al momento le voci di un salto della Oscar Night del 2/3 marzo (sarebbe la prima volta in 96 anni). Ma continua a slittare, ovviamente, la data di annuncio delle nomination: come chiedere ai votanti di guardare film e mandare i loro voti? Al momento la nuova data è il 23 gennaio. Se tante premiere sono state annullate e gli annunci delle nomination dei premi "collaterali/di categoria" sono ritardate o diventate virtuali, al momento solo i Grammy hanno confermato. La cerimonia si farà, nella nostra notte del 2/3 febbraio. Cancellati invece i party che la precedono, in genere organizzate dalle grandi discografiche. Bejoncé e The Weeknd hanno rinviato l'uscita dei nuovi dischi. In tanti, sia privati (Jamie Lee Curtis, Paris Hilton, Bejoncé, Jimmy Kimmel...) che società (Disney, Paramount, Warner Bros, Netflix...) hanno donato, attivato fondi e creato spazi di assistenza e ricovero.
L'industria cinematografica è in enorme affanno. Questi incendi sono la terza "calamità" che ha colpito Hollywood negli ultimi anni, dopo la pandemia di Covid-19 e lo sciopero di sceneggiatori e attori, racconta l'esperta di cinema Karie Bible. «Quando è scoppiato l'incendio, una delle prime cose che ha fatto l'industria è stata annullare alcune anteprime a Los Angeles, tra cui The Last Showgirl con Pamela Anderson e A Better Man con Robbie Williams. Ora stiamo assistendo al rinvio di diverse nomination o premiazioni. Tutto questo però ha un impatto economico enorme, perché non sono solo le star a farne le spese, ma anche i truccatori, i parrucchieri, gli autisti, i baristi, i ristoratori, gli organizzatori di eventi. C'è un'intera economia attorno a questi eventi che finisce per soffrire quando vengono annullati o rinviati». «Siamo tutti sconvolti dall'impatto degli incendi e dalle profonde perdite subite da molti nella nostra comunità», hanno dichiarato in una nota congiunta il Ceo dell'Academy Bill Kramer e la presidente dell'Academy Janet Yang. Ma questo è solo un tassello di una situazione più complessa, il futuro si presenta più che mai incerto.
«Sicuramente cambierà il volto della gente e dell'industria di Los Angeles. C'è un limite a ciò che puoi sopportare. E tutti hanno un punto di rottura. Tutti hanno un momento in cui devono essere molto onesti con se stessi e dire "posso continuare a fare questo o devo fare qualcos'altro?"», conclude con amarezza Karie Bible.
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NovitàTrascrizione
00:00Hollywood non è più la stessa. Gli incendi che stanno mettendo in ginocchio Los Angeles hanno
00:05costretto l'Academy a rinviare ancora una volta l'annuncio delle nomination agli Oscar già spostato
00:10per il 19 gennaio e ora riprogrammato per il 23 con l'estensione del limite di voto a venerdì 17.
00:17L'industria cinematografica è in enormi affanno. Gli incendi sono la terza calamità che ha colpito
00:23Hollywood negli ultimi anni dopo la pandemia di Covid-19 e lo sciopero di sceneggiatori e attori
00:29come racconta l'esperta di cinema Carrie Beeble.
00:37Quando è scoppiato l'incendio una delle prime cose che ha fatto l'industria è stata annullare
00:42alcune anteprime a Los Angeles tra cui The Last Showgirl e The Better Man. Ora stiamo assistendo
00:48al rinvio di diverse nomination o premiazioni. Tutto questo però ha un impatto economico enorme
00:53perché non sono solo le star a farne le spese ma anche i truccatori, i parrucchieri, gli autisti,
00:58i baristi, i ristoratori e gli organizzatori di eventi. C'è un'intera economia attorno a
01:03questi eventi che finisce per soffrire quando vengono annullati o rinviati. Siamo tutti
01:08sconvolti dall'impatto degli incendi e dalle profonde perdite subite da molti nella nostra
01:14comunità hanno dichiarato in una nota congiunta il CEO dell'Academy Bill Cramer e la Presidente
01:19dell'Academy Janet Young. Ma questo è solo un tassello di una situazione più complessa. Il
01:25futuro si presenta più che mai incerto. Sicuramente cambierà il volto della popolazione
01:35e dell'industria di Los Angeles. C'è un limite a ciò che si può sopportare e tutti hanno un
01:41punto di rottura. Tutti hanno un momento in cui devono essere molto onesti con se stessi e dire
01:46posso continuare a fare questo o devo fare qualcos'altro. Conclude con amarezza Carrie Weeble.