• anno scorso
E’ tempo di consultazioni per cercare di dare all’Italia un nuovo Esecutivo. Due gli auspici dall’Italia delle biotecnologie: un invito a non disperdere ciò che di buono è stato fatto; la speranza che partendo da queste basi si possa fare ancora di più, seguendo l’esempio dei Paesi apripista


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Novità
Trascrizione
00:00Noi non facciamo politica ma abbiamo due auspici fondamentali. Il primo è che non
00:03venga disperso ciò che gli ultimi governi hanno fatto perché magari senza
00:08grande clamore ma sono state fatte iniziative come il patent box, il credito
00:12d'imposta, lo status di piccola e media imprese innovativa che sommati a
00:16industria 4.0, al superammortamento, all'iperammortamento hanno certamente
00:21dato ossigeno e gambe per correre alle piccole imprese italiane che volevano
00:26entrare in una gona internazionale. La seconda cosa è che senza perdere quello
00:31che è stato fatto su questo si costruisca cercando di avere una visione
00:34più olistica più globale che compra tutto il percorso del biofarmaco che
00:39dall'inizio quindi dalla scoperta da quello che chiamiamo discovery arriva
00:43fino all'accesso al mercato. Questo è fattibile senza inventarsi niente
00:47guardando quello che viene fatto nei nostri competitor nei paesi europei
00:51vicini di casa che sono partiti prima di noi e ci ospichiamo che qualsiasi sia la
00:56compagine che il presidente Mattarella riuscirà a mettere insieme non dimentichi
01:01che occupazione e pil non nascono con gli aiuti di Stato ma nascono con le
01:06imprese che crescono.

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